VISSI
D’ARTE. VISSI PER MARIA
Omaggio a Maria Callas (1923-1977)
nel centenario della nascita
Testo e drammaturgia di Roberto
D’Alessandro
ENSEMBLE MUSICA CIVICA
Dino De Palma violino
Luciano Tarantino violoncello
Donato Della Vista pianoforte
Voce di Maria Callas
Giampiero Mancini attore
Angelo De Cosimo sound engineer
Nel centenario della sua nascita,
uno spettacolo incentrato sulla vita e sulla personalità umana
ed artistica del soprano più grande di tutti i tempi, Maria Callas.
Attraverso una sofisticata tecnica d’ingegneria acustica e di
estrapolazione della voce, lo spettacolo consente di ascoltare la voce
del soprano mentre il trio suona dal vivo in perfetta sincronia. Un
esperimento unico di isolamento della voce per far rivivere le emozioni
di un timbro indimenticabile, di un virtuosismo canoro mai visto prima.
Mentre il soprano si ‘esibirà’, in scena ci sarà
Bruno, il suo maggiordomo, interpretato da Giampiero Mancini, che svelerà
i segreti, gli amori e il dietro le quinte del soprano.
Bruno prende servizio presso casa Meneghini a Milano, nel febbraio 1953,
quando Maria ha trent’anni ed è bella come una dea greca.
Fu un fedele servitore, rinunciando ad una vita propria, imparando a
servire, assistere, proteggere la donna che amò profondamente
Meneghini, perse la testa per Onassis, si innamorò di Pasolini
e non fu mai felice.
Non è la diva contesa da tutti i teatri, non è la superba,
ambiziosa e capricciosa artista che si descrive, non è la Medea
delle sue interpretazioni indimenticabili; è tutt’altro
quello che gli occhi di Bruno vedono negli occhi di lei, troppo spesso
pieni di dolore e lacrime, quello che le sue orecchie sentono quando
Madame, come lui la chiama, piange la perdita del figlio cui è
costretta a rinunciare per amore di “Aristo”, Aristotele
Onassis.
Al racconto di una vita breve, dato che Maria Callas visse solo 54 anni
e oggi ne avrebbe compiuti 100, è abbinato l’ascolto delle
arie che hanno reso la Callas uno spartiacque tra il prima e il dopo.